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L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98

con 920 illustrazioni


Firenze, Edizioni della Cassa di Risparmio di Firenze, 1991-1992, Opere illustrate di Giovanni Spadolini, 13
2 volumi, cm 25x17, pp. xvi-378-(2), 384 illustrazioni, pp. (6)-381-710, con 536 illustrazioni. Le illustrazioni sono in b/n e fuori testo, imitlin, sovracoperte illustrate
Edizione definitiva; esemplare della tiratura fuori commercio. Allegato un biglietto autografo dell'autore. Ottima copia >>>

€ 90
Indice

Prefazione
  pag.  IX

Premessa
IL SILLABO


1. Gli errori del secolo  3
2. Le polemica sul Risorgimento  26


Parte prima
LE ORIGINI DELL'AZIONE CATTOLICA


1. La crisi del cattolicesimo liberale  49
2. L'apostolato laico e l'unità italiana  70
3. La nascita dell'integralismo cattolico  93
4. La logica dell'Opera dei Congressi  119
5. Lo Stato italiano e la società cattolica  135
6. Centralismo e autonomia nel movimento cattolico  162
7. La polemica contro i cattolici conservatori  169
8. Iniziative religiose e resistenza politica 186
9. L'Azione Cattolica e l'anticlericalismo  198
10. La vittoria degli intransigenti  211
11. Il duello con lo Stato liberale  220


Parte seconda
L'OPERA DEI CONGRESSI E LA QUESTIONE SOCIALE (1877-1896)


1. Il mito corporativo  251
2. La «Rerum novarum» e il movimento cattolico  270
3. Socialismo cristiano e radicalismo laico  281
4. Il romanticismo sociale del programma di Milano  290
5. I socialisti teocratici dell'Opera  303
6. La battaglia cattolica su due fronti  325
7. Conquiste e contrasti  339
8. La polemica di legittimità con lo Stato italiano  350
9. Conservazione sociale e intransigenza religiosa  360


Parte terza
I CATTOLICI E LA CRISI DELLO STATO LIBERALE (1896-1898)


1. Le due Italie  381
2. Clero e laicato  399
3. Il congresso di Milano: tradizionalismo e revisionismo  421
4. L'ultima controffensiva laica  437
5. Il Novantotto: persecuzione e difesa  469
6. Le basi della riconciliazione  478
7. Moderati e cattolici  490
8. Il tramonto del clericalismo 511


POST-FAZIONI


Prima edizione: giugno 1954  535
Terza edizione: maggio 1955  538
Quarta edizione: aprile 1961  542
Sesta edizione: novembre 1972  548
Settima edizione (Oscar Studio Mondadori): marzo 1976  557


AGGIORNAMENTI BIBLIOGRAFICI


Aggiornamento bibliografico alla terza edizione (1954-1955)  569


1. Temporalismo e clericalismo, 569. - 2. Reazioni cattolico-liberali alla genesi del clericalismo, 571. — 3. Socialismo, comunismo e movimento cattolico, 573. — 4. Limiti politici dell'Opera dei Congressi, 578. - 5. I cattolici e la Monarchia, 581. - 6. I cattolici e la Destra, 582. — 7. Per un partito cattolico-moderato, 583. — 8. I transigenti davanti all'Opera dei Congressi, 586. — 9. I cattolici e le elezioni amministrative, 592. — 10. I cattolici e la riforma elettorale, 598. - 11. Sul non expedit, 606. - 12. Posizioni elettorali, 606. — 13. I cattolici e il suffragio universale, 607. — 14. I cattolici moderati e le elezioni, 608. - 15. Tomolo, 609. - 16. Murri, 616. — 17. Fogazzaro e l'Azione Cattolica, 611. — 18. Il significato del '98, 612.

Aggiornamento bibliografico alla edizione Oscar Studio (1955-1976) 616


I. La questione romana e il 20 settembre, 616.
II Gli anni dell'opposizione cattolica (1870-1898), 623.


1. Studi critici e generali sul movimento cattolico, 623. — 2. L'annuncio dell'opposizione cattolica: l'Opera dei Congressi, 627. — 3. Romolo Murri, il primo movimento democratico cristiano e il modernismo, 633. — 4. Figure maggiori e minori delle correnti cattoliche, 637. — 5. Movimenti locali e guelfismo regionale, 646. — 6. I vari filoni della stampa cattolica, 649.

Aggiornamento bibliografico alla nuova edizione (1976-1990) 654


1. Opere di carattere bibliografico e fonti, 652. — 2. Storia della Chiesa nell'età dell'Opera, 653. - 3. Pio IX, 657. - 4. Clero e Stato unitario, 656. — 5. Riformismo religioso, 657. — 6. Stato pontificio, 657. — 7. Vaticano I, 658. — 8. Liquidazione dell'asse ecclesiastico, 658. — 9. La questione romana fuori d'Italia, 659. — 10. Modernismo - figure, 659. — 11. Modernismo - Studi locali, 660. — 12. Storia del movimento cattolico nell'età dell'Opera, 661. — 13. Stampa cattolica, 663. — 14. Studi locali sul movimento cattolico e sulla realtà ecclesiale, 664. — 15. Le figure, 669. — 16. Opinione pubblica, 675. — 17. Non expedit, 676. — 18. I cattolici e il decentramento, 676. — 19. Conciliatoristi e intransigenti, 677. — 20. I cattolici e l'istruzione, 677. — 21. Movimento cooperativo cattolico, 677. — 22. Operaismo cattolico, 678.

Dopo Giolitti e i cattolici, L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98. Nel riordinamento globale della sua opera storica, che si realizza nella collana delle «Opere illustrate», è oggi il turno del libro più celebre di Spadolini, di quella storia dell'intransigentismo cattolico fra liberazione di Roma ed età giolittiana, che comparve nel maggio 1954, nella gloriosa «collana storica» di Vallecchi.
Opera più volte ristampata in questi quarant'anni: la prima edizione si esaurì in poche settimane; la terza già notevolmente ampliata a metà del 1955; la quarta nell'aprile 1961 in coincidenza col centenario dell'Unità nazionale; la quinta, ridotta, nel 1966; la sesta, ristrutturata, nella collana «Quaderni di storia» della casa Le Monnier nel 1972; la settima negli «Oscar Studio Mondadori» nel 1976.
L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98 — che esce adesso in edizione definitiva in due volumi, aggiornata nell'apparato bibliografico, completata da alcune fonti documentarie, arricchita da 920 tavole (che è un record anche per questa collana) — nacque oltre quarant'anni fa in una precisa prospettiva di visione o meglio di revisione della nostra storia post-risorgimentale.

Il momento della contestazione, il momento della lotta allo Stato liberale, dopo tutti i trionfalismi di una storiografia apologetica. La ricerca dell'Italia del dissenso dopo quella del troppo facile e smaccato consenso. L'individuazione dei filoni di protesta e di negazione della soluzione borghese-liberale quale si era espressa nel sapiente compromesso diplomatico di Cavour: il filone del radicalismo laico non meno di quello dell'intransigenza cattolica. Le due opposizioni specularmente intese: la cattolica e la laica.
Una storia, delle due opposizioni, che non a caso uscì a puntate, nella sua prima sommaria stesura, sulle colonne di un settimanale appena nato ma che era destinato ad esercitare un ruolo importante nel nostro dibattito civile e politico. Il Mondo di Mario Pannunzio. Fine 1950 e fine 1951. Prima i capitoli sui «Radicali dell'Ottocento», poi quelli sui «Repubblicani dopo l'Unità», e poi (settembre-ottobre 1951) i capitoli sull'«Origine dell'Azione Cattolica» che si ricollegavano idealmente alla «Storia del Sillabo», pubblicata, sempre sul Mondo, un anno e mezzo prima, che ne continuavano il discorso e ne allargavano la tematica.
All'inizio: il progetto di un solo libro, di un'unica storia articolata in più settori, sia pure concorrenti od ostili fra loro. L'abbozzo di un volume sulle correnti d'opposizione allo Stato post-risorgimentale, dai fedeli di Mazzini a quelli di Leone XIII. E poi la trama della vicenda segreta e quasi inesplorata del movimento cattolico sotterraneo si allargò nelle mani dell'autore, confermandolo in certe embrionali intuizioni del Papato socialista, traducendosi da motivo di osservazione politica in tema di indagine e di conferma storiografica.
«Opposizione cattolica». La formula penetrò nel mondo della politica, echeggiò nelle aule dei congressi, si inserì nel dibattito ideologico, sempre più tormentato, dei cattolici italiani. «Quanti steccati ancora da abbattere!». Così scrisse De Gasperi all'autore, alla vigilia della sua scomparsa nell'agosto 1954.

«È quest'Italia del 1992 paragonabile a quella Italia del 1950-1954 che vide la nascita, i primi passi e poi la pubblicazione di questo libro?». Così Spadolini scrive nella prefazione alla nuova edizione. E risponde: «Dall'ultima edizione di questo libro tante cose sono cambiate. Ma soprattutto è cambiato un punto decisivo per la storia della cattolicità italiana: c'è stato l'avvento di un Papa non italiano, Giovanni Paolo II».
Una grande metamorfosi nella storia della Chiesa. Metamorfosi che pone una serie di interrogativi. «Interrogativi di chi, avendo esplorato a fondo la storia del cattolicesimo italiano, nel suo nesso costante coi grandi filoni laici, sa di avere studiato per tanta, parte la storia d'Italia ».

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